Wrap Dress: storia di un abito iconico degli anni '70
Venne descritto da Vogue come uno dei simboli della liberazione sessuale delle donne.
Stiamo parlando del wrap dress, o detto comunemente, abito a vestaglia. A crearlo fu Diane Von Furstenberg, che, grazie al suo intuito, creò un vero e proprio capo iconico che affonda le sue radici negli anni 70. L’abito a portafoglio si è sempre contraddistinto per la sua versatilità. Avvolge la silhouette femminile donandole eleganza ma anche sensualità. Quando apparve per la prima volta nel 1972, contribuì sin da subito a dare potere alle donne e al cosiddetto power dressing femminile.
Nacque in Italia, a pochi chilometri da Firenze. Diane Halfin, prima di diventare Von Furstenberg, prese parte ad uno stage presso un industriale italiano. Il suo matrimonio poi con Egon Von Furstenberg portano Diane a trasferirsi a New York. Per il suo viaggio porta con sé dei top incrociati. Dopo soli due anni, nel 1974, nasce il vero wrap dress. Si presentava come un vestito in tessuto di jersey leggero e aveva colletto e polsini per dare una linea più morbida e per adattarsi a tutte le tipologie di fisico. Divenne sin da subito espressione di libertà di cui si fecero portavoce le donne in quel periodo storico.
La bellezza di tale abito sta nel fatto che si adatta a tutti i tipi di corpi esaltandone le forme.
Ma come possiamo riconoscere il vero abito a portafoglio? Si presenta come un abito aderente e definito da un profondo scollo a V e tagliato al ginocchio per scoprire le gambe.
Ecco per voi una selezione di abiti a portafoglio delle migliori case di moda.




